mercoledì 21 gennaio 2015

provini - Divieto d'accesso al Paradiso, Alessandra Nateri Sangiovanni


DIVIETO D’ACCESSO AL PARADISO
Alessandra Nateri Sangiovanni



L’aurora rischiarava le sagome dei palazzi della città. Iniziava ad albeggiare e una luce brillante rendeva tutto più definito, netto. La notte stava ritirando veloce il suo buio, come se il sole prepotente volesse scacciar via le tenebre. Elena socchiuse gli occhi e respirò a fondo l’aria ancora frizzante della notte.”E’ ora di muoversi”, disse. 
Presto il sole si sarebbe levato, alto, e la calura estiva avrebbe alzato la voce, facendosi sentire.
Dovevano percorrere molti chilometri in auto per arrivare a destinazione.
I bambini elettrizzati si erano buttati giù dal letto senza fare storie. Erano miracolosamente già pronti ed intenti ad incrementare i bagagli con gli irrinunciabili giochi dell’ultimo minuto.
Un’ultima controllata alla casa prima di partire: il gas… l’acqua…tutto a posto! Destinazione: Il camping in riva al mare dove alcuni amici già li attendevano ed altri sarebbero giunti nei giorni a seguire. Dovevano fare una tappa, però, prima di raggiungerli. Flo, il cane di famiglia, che con loro aveva sempre condiviso tutto, non avrebbe potuto far parte della compagnia. Ormai anziano, proprio nei suoi ultimi anni sarebbe stato privato della gioia di seguire i suoi familiari anche in vacanza, perché le regole del camping impedivano, in alta stagione, l’accesso ai cani. Sarebbero andati in campeggio, perché il contatto con la natura è unico in quel modo di far vacanza.
Elena e il suo compagno avevano i bambini piccoli e sapevano che non c’è niente di più bello della sensazione di indossare l’estate e la natura ad abbracciarti in quel modo speciale.La sabbia bianca… Il mare… tanto vicino che la notte ti sembra di dormirci dentro! La meravigliosa sensazione di libertà e di essere parte integrante della natura, per tutti, ma per i più piccini in particolare, è impagabile. Il profumo della vegetazione che cambia durante la giornata… che si fa forte di notte, con note di elicriso, di lentischio e di salsedine … o che propaga essenze d’eucaliptus e di ginepro col calore intenso del primo pomeriggio… sarebbero rimasti per sempre impressi nella loro memoria olfattiva, tanto da far dire loro, ovunque avessero riconosciuto quelle fragranze : odore di campeggio, respirando a pieni polmoni, quasi come se inspirare più profondamente aiutasse a fissare per sempre quel profumo nella memoria o a meglio attingere al prezioso patrimonio dei ricordi.
Unica nota dolente: Flo non avrebbe potuto gioire di quel ritorno alla natura coi suoi compagni di vita umani.
Niente cani in quel paradiso!
L’unico ammesso (e ci mancherebbe altro!) era un pastore tedesco guida per una ragazza non vedente e forse anche qualche altro esemplare tascabile, che passava pressoché inosservato.
Non mancavano, però, pesci rossi messi a lessare nelle bocce di vetro all’ombra delle tende-veranda di campers e roulottes, né numerose cavie e criceti, nonché coniglietti nani di nazionalità varie! E gabbie di uccellini.E gatti! Gatti a profusione! Stanziali o in villeggiatura. Ma cani, niente!
NON AMMESSI!
I gatti si potevano portare tranquillamente e loro,notoriamente liberi e indipendenti, razzolavano ovunque; anche (naturalmente!) nelle piazzole di chi non li amava.
Mentre ai cani, che sarebbero rimasti al guinzaglio per non correre il rischio di disturbare nessuno, non era concessa ospitalità. Non si può dire che fosse una questione di igiene, perché gli escrementi canini son fatti per essere umilmente raccolti dai padroni mentre, a quanto pare, quelli felini son gioielli che il gatto ti regala, se ne sei degno.
E, conscio della loro preziosità, preso dall’impellenza in una delle sue scorribande notturne, te li nasconde per bene, lasciandoti la mappa del tesoro, perché tu, e tu solamente, li possa trovare; magari proprio dove hai appena sistemato la tua bella brandina a fiori, deliziandoti al pensiero di una bella lettura con pisolino pomeridiano en plein air.
Elena non si schierava certo dalla parte canina.
Si è sempre accompagnata infatti a cani e gatti in ugual maniera (e anche a roditori vari, pesci e rettili.Uccelli in gabbia, no! Ha sempre trovato deprimente la visione di ali inutilizzate). Non ha mai sopportato però le discriminazioni!
E quella… toglieva gran parte del buon sapore delle vacanze alle sue e a quelle di tutta la sua famiglia.
Ma dovevano partire presto! C’era una deviazione ed una tappa obbligata da fare : dovevano fermarsi a lasciare il cane dalla nonna. Flo le sarebbe mancato e sarebbe mancato ai bambini. E -particolare non trascurabile- a lui sarebbero mancati loro! “Che schifo di regole! Quando si decideranno a cambiarle?…” Pensò Elena respirando a fondo l’aria ancora frizzante della notte. “E’ ora di muoversi”- disse- prendendo dolcemente tra le mani la testa del suo cane e guardandolo negli occhi.

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