mercoledì 21 gennaio 2015

Provini - selezione Team Donne Over 30

TEAM DONNE OVER 30 (coach: Marta Tempra)












Valutazioni e selezione autrici Team  

Signori, ci siamo. Viene oggi annunciata la formazione ufficiale del team donne over 30 del Writers Xfactor indetto da Magla: l’isola del libro e Edizioni Arpeggio Libero.
Vorrei premettere che per me personalmente la selezione è stata un bagno di sangue. Sono pervenuti ben 18 provini, e devo dire quasi tutti intriganti, ben costruiti, con belle idee e bello stile nonostante i pochi caratteri a disposizione. Non è stato facile scegliere il mio team, nemmeno dopo aver portato da 8 a 10 il numero dei componenti selezionati.
I criteri che ho adottato per la scelta sono stati i seguenti:
  • Grammatica e stile: da 1 a 3 punti.
    (correttezza nel lessico e nella costruzione della frase, fluidità del testo, stile personale).
  • Struttura della trama: da 1 a 3 punti.
    (linearità delle azioni, mancanza di buchi narrativi, verosimiglianza e coerenza)
  • Originalità: da -1 a +1 punti.
    (-1 storia particolarmente banale, 0 storia indifferente, +1 storia con spunti originali)
  • Completezza: da -1 a 1 punti.
    (trattandosi di racconti brevi, non era facile chiudere il cerchio in 6000 battute. -1 storia incompleta, 0 storia completa ma non chiusa, stile prologo, 1 storia completa e autoconclusiva)
  • Impatto emotivo: da -2 a +2 punti.
    (perché alla fine lo scopo di un racconto, al di là della tecnica, è colpire il lettore).
Ci tengo a dire che quasi tutte le concorrenti hanno raggiunto il massimo dei punti nelle prime due categorie, grammatica e struttura della trama, indice che sono tutte a proprio agio con la penna e che il livello del concorso è stato davvero alto: proprio per questo ho voluto fare delle valutazioni ad ogni racconto, esclusi compresi, che troverete qui:

  • Alessia Nolli : In punizione.Il racconto colpisce per l’originalità dello spunto: il sindaco autoritario, con questa inquietante deviazione, che mette “in punizione” chi va contro il suo volere. La trama ha una struttura coerente, sensata, e il linguaggio è globalmente corretto. Unico appunto, che penalizza un po’ il punteggio, è la completezza: il racconto si struttura completo come prologo, ma non autoconclusivo.
  • Francesca Faramondi: Fuga d’amore.Francesca ha ottenuto il punteggio massimo, colpendo per l’originalità della presentazione della trama, lo stile leggero e consapevole con cui è portato avanti, la caratterizzazione dei personaggi, efficace anche in poche battute. Coerente nella trama, equilibrato, con colpo di scena finale e stile impeccabile. Unico piccolo appunto, l’espressione “Cavoli” in un’ambientazione storica stona un po’. In conclusione, davvero un ottimo racconto.
  • Anna Cattaneo: Elena e Rufus.Ancora ambientazione storica per un altro bel racconto. Non Troia, come era facile pensare, ma Pompei: accuratissima la ricerca storica, che tuttavia in alcuni punti prevale un po’ troppo sulla trama appesantendo il racconto. Lo stile è comunque maturo e consapevole, lo spunto interessante e la struttura del testo lineare. Un appunto per il finale, che poteva essere di grande impatto emotivo e invece, per via del testo in latino e la nota a pié di pagina, perde un po’ di incisività.
  • Annalisa Rizzi: La caduta.Il mio preferito in assoluto. 10+. Annalisa prende il massimo in tutte le categorie, con un piccolo racconto che ha in sé tutto il necessario per essere grande: ottima idea di base, ottima caratterizzazione dei personaggi, ottimo lo stile (non è facile far raccontare una ragazzina e suonare autentici), ottimo finale. Ottimo tutto. Complimenti ad Annalisa.
  • Daniela Vasarri: Elena.Un racconto dalle tematiche sociali, sul coraggio di una donna nel ribellarsi al marito ubriaco e violento. Lo spunto non è originalissimo ma comunque ben gestito, con uno stile curato e efficace: bello e triste leggere del loro incontro, vedere il mostro prima della trasformazione. Avrei voluta inserirla in squadra, purtroppo il numero chiuso è spietato e il meritatissimo 7.5  non è sufficiente.
  • Barbara Bolles: Rinascita.Un’altra ottima penna che non sono riuscita a includere. Anche Barbara racconta un’esistenza infelice, una ragazzina con padre assente e madre inacidita che viene abusata dal fratello, una donna poi sposata a un uomo violento e che ha osceni desideri sulla figlia. Troppo, mi verrebbe da dire, anche se purtroppo i fatti di cronaca possono smentirmi. La Bolles ha in ogni caso uno stile consapevole, accurato, di certo non da esordiente. Un peccato anche per lei.
  • Franca Riso: Mondo di simboli.Un racconto decisamente particolare. All’inizio ho pensato a un post apocalittico, sono rimasta sorpresa poi nel sapere che la protagonista era una semplice studentessa fuori sede in difficoltà nel dire ai suoi che i soldi non bastano per l’affitto e che pertanto si ritrova a vivere di espedienti. Colpisce moltissimo il finale, quasi filosofico, i pensieri divergenti a cui la conduce questa esistenza parallela, e la portano in squadra nonostante qualche piccola forzatura nella trama.
  • Sarah Bernardinello: Tornare a vivere.Scrivere un racconto breve di genere fantasy è impresa quasi impossibile, per la necessità di illustrare una realtà parallela in poche battute. Questa la pecca del provino di Sarah, compensata però da una trama suggestiva e nel complesso una buona capacità narrativa. Entra in squadra perché mi è piaciuto il suo coraggio nel tentare un genere difficile e perché sono fiduciosa sul contributo che può dare una voce fuori dal coro.
  • Lucia Carpenetti: Tenebra.Storia singolarmente incompleta. La narrazione si interrompe a metà di una scena, lasciando il lettore perplesso e seccato. Questo fa guadagnare alla Carpenetti punti negativi sul piano Completezza, oltre a quelli già persi sul piano Originalità (non so se l’autrice legga fumetti giapponesi, io sì e ne posso ravvisare almeno 3-4 con la stessa trama). Peccato perché lo stile e la capacità narrativa potevano essere buone. Il punteggio è insufficiente ad entrare in gara.
  • Luisa Cagnassi: Un giorno nuovo.Luisa scrive poesia, e di vede. Molto evocativo lo stile, belle immagini e intriso di musicalità, risulta però un po’ sprecato e a tratti poco lineare in un contesto di prosa. La storia d’amore platonico tra due persone mai viste, sbocciato solo grazie a stimoli intellettuali e sintonia di anime, è suggestivo. Purtroppo non riesce a qualificarsi in squadra, sarebbe stato interessante avere il suo singolare contributo.
  • Angela Parise: Inverno a Stoccolma.Racconto malinconico, sulle possibilità mancate e le scelte vigliacche, finisce tuttavia in un happy ending. La storia, che non brilla forse per originalità, viene però ben condotta attraverso il racconto e il notevole arco temporale trattato. Sono convinta che l’autrice abbia delle ottime potenzialità, tuttavia ancora una volta il numero chiuso è tiranno, e non riesco a portarla con me in questa edizione del Writers Xfactor. Spero di rivederla alla prossima!
  • Alessia Sanctorum: Il silenzio dell’indifferenza.Un altro racconto rimasto fuori sul filo del rasoio. Mi è piaciuta molto la tematica trattata, il personaggio dell’amica senzatetto, lo spiazzante finale. Peccato per qualche incertezza grammaticale che abbassa il suo punteggio, portandola a pari merito con altri lavori e unendola agli altri 7.5 che con rimpianto ho dovuto eliminare.
  • Angela Catalini: Abbraccio mortale.Trovo il titolo un po’ scollegato dal testo, che per il resto si qualifica per la particolarità dell’ambientazione e il colpo di scena finale, spiazzante. Un racconto incisivo nonostante le pochissime battute utilizzate, uno stile forse appena un po’ ingenuo ma efficace. Conto di vederla crescere molto nel corso del contest.
  • Gloria V. Togni: Via di qua.Come ho scritto per la Rizzi, non è facile parlare di ragazzini senza suonare fasi. Gloria Togni ci riesce, in un racconto delizioso che si qualifica con il massimo dei voti. Nonostante l’ambientazione potesse sembrare un po’ Dickensiana, riesce a sfuggire agli stereotipi e ai toni patetici, affrescando un racconto genuino e speranzoso, pervaso da quella libertà che voleva esprimere. Bene così.
  • Barbara Pedrollo: Una carezza d’amore.Rimane fuori per un soffio, ed è forse il mio più grande rimpianto. La Pedrollo ha uno stile maturo, esperto che emerge anche dalla tematica semplice trattata. Se dovessi dire perché resta fuori, potrei dire solo che altri mi hanno colpita di più: avrei voluto avere undici posti per includerla. Spero di incontrarla di nuovo e la incoraggio a cimentarsi con tematiche più complesse, perché la sua penna ha la qualità per osare.
  • Bianca Fasano: Vigevano.Un racconto che mi ha colpita per la capacità di trasformare un tema già sentito (un tradimento) in un confronto tra due donne che nonostante si dividano un uomo non riescono ad odiarsi. Profonda e autentica la psicologia della moglie tradita, il suo confrontarsi con la rivale senza alcuna rivalità, la sua fuga dalla realtà e la scelta finale. Pecca di completezza sul finale e si perde un po’ troppo in dettagli artistico-architettonici. Per il resto, è dentro.
  • Alessandra Nateri Sangiovanni: Divieto d’ingresso in paradiso.Uno stile ancora un po’ ingenuo per un racconto tenero, ma che non riesce a qualificarsi. La trama è forse un po’ inconsistente per un racconto che all’incertezza dello stile aggiunge un finale che non c’è, lasciando un po’ perplessi sul messaggio che intendeva esprimere. Confido che in un contesto diverso possa rendere di più.
  • Anna Maria Scampone: Correre.Inviato in extremis, la sera dell’ultimo giorno, guadagna “di corsa” la qualificazione. Stile efficace e trama frizzante, soprattutto per l’inaspettato finale. Un po’ troppo inaspettato, forse, nel senso che la soluzione del filmato mal si accorda ad alcuni dettagli della parte precedente, come i pensieri e le impressioni che non potrebbero tecnicamente essere presi da un video. In ogni caso vince l’originalità e si qualifica.

 Con un po’ di rammarico, la selezione è stata operata: ecco quindi il TEAM OVER30 DONNE.

ANNALISA RIZZI – “LA CADUTA”
FRANCESCA FARAMONDI – “FUGA D’AMORE”
GLORIA V. TOGNI – “VIA DI QUA”
ANNA CATTANEO – “ELENA E RUFUS”
FRANCA RISO – “MONDO DI SIMBOLI”
ANNA MARIA SCAMPONI – “CORRERE”
BIANCA FASANO – “VIGEVANO”
SARAH BERNARDINELLO – “TORNARE A VIVERE”
ALESSIA NOLLI – “IN PUNIZIONE”
ANGELA CATALINI – “ABBRACCIO MORTALE”

Congratulazioni alle selezionate e in forte in bocca al lupo a tutte le altre partecipanti, ottime penne che avrei voluto avere in squadra: purtroppo un numero chiuso implica per forza una selezione.
Ricordo gli step successivi del concorso: il 30 GIUGNO verrà annunciato il tema che darà inizio alla gara ufficiale e avrete tempo fino al 31 LUGLIO per elaborare il racconto, su cui poi lavoreremo insieme!
In bocca al lupo e buona scrittura!
Marta

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